I RAGAZZI DEL RIONE SANITA’ DEI LABORATORI DEL PROGETTO P.I.T.E.R. INCONTRERANNO LO CHEF RAFFAELE MEDAGLIA CHE RACCONTERA’ LA SUA ESPERIENZA DI EMIGRATO

Nell’ambito del progetto P.I.T.E.R.Percorsi di inclusione innovativa territoriale ed empowerment nel Rione Sanità di Napoli – i ragazzi dei laboratori incontreranno lo chef Raffaele Medaglia nel suo Ristorante – Pizzeria “Braceria” che, nell’hinterland napoletano, rappresenta un microcosmo di sapori e di saperi.
Il progetto P.I.T.E.R. è nato per prevenire e contrastare la dispersione scolastica, diffondere la cultura della legalità e promuovere lo sviluppo delle capacità e dell’auto stima nei giovani partecipanti, ragazzi tra i 6 ed i 16 anni.
L’incontro con lo chef Raffaele Medaglia e la visita al suo locale, situato sulla via Appia Sud, al km 18.900, a Sant’Antimo, è stato inserito nella programmazione del percorso di formazione ed educazione interculturale alla legalità, denominato: “Storie ed emozioni senza tempo “.
I ragazzi, attraverso questa esperienza, vengono sensibilizzati a riflettere sulle difficoltà legate alla condizione di “straniero”, confrontandosi con l’esperienza dell’emigrazione italiana all’estero, vissuta in prima persona. Infatti, lo scorso anno, i ragazzi hanno analizzato le varie fasi dell’emigrazione italiana all’estero, che si sono succedute nei secoli.
Grazie all’incontro con lo chef Raffaele Medaglia, quest’anno i ragazzi che stanno partecipando ai vari laboratori del progetto P.I.T.ER. si confronteranno con il senso che ha la partenza dalla propria terra d’origine e il viaggio come metafora della vita. Ma, soprattutto, analizzeranno il mito del rientro, cioè il ritorno nella propria patria.
Lo chef Raffaele Medaglia, con la sua storia personale, è un esempio concreto per i ragazzi. È un uomo che ha avuto esperienze lavorative internazionali, portando nel mondo la tradizione culinaria, da Milano a Dubai, da Londra a New York e Chicago, da Buenos Aires a Santiago Del Cile. Poi è ritornato nella sua Sant’Antimo per aprire un locale, dopo la pausa del lockdown, con il quale ha espresso tutto il suo amore per la tradizione partenopea, a partire dagli arredi per arrivare ai menù.

                                                                                                                                                                           Ufficio Stampa