Tra i vari laboratori offerti dal progetto Piter uno di quelli che sta riscuotendo maggior successo ed interesse da parte dei minori del rione Sanità è senza dubbio quello di atletica leggera/danza. Obiettivo principale di questo laboratorio è quello di sviluppare la psicomotricità che rappresenta uno strumento educativo globale che favorisce lo sviluppo affettivo, relazionale e cognitivo del bambino attraverso l’espressività corporea. L’attività motoria, dunque, diventa veicolo di numerosi apprendimenti, quali la percezione di sé, la conoscenza dello schema corporeo, la rappresentazione della propria immagine fisica, la formazione o l’acquisizione dei concetti spazio-temporali.“Le operazioni mentali”, infatti, si formano attraverso un processo di interiorizzazione delle attività svolte a livello motorio;dall’interazione fra corpo e psiche nasce la capacità dell’essere umano di entrare in contatto con il mondo e di creare un rapporto costruttivo con esso. Per questa settimana le educatrici e il tecnico sportivo responsabili del laboratorio hanno deciso di improntare il loro laboratorio sul gioco danza, perché è un percorso di crescita sano, attraverso un’attività ludica, dove le componenti principali sono: creatività, immaginazione e fantasia. L’obiettivo del gioco danza è quello di motivare i piccoli allievi, far si che essi possano sostenere un ruolo attivo all’interno della lezione: vanno stimolate le loro creatività, così come vanno stimolate e risvegliate l’efficienza e l’attività fisica. I piccoli allievi sono stati coinvolti nella creazione di una piccola coreografia sulle note della celebre canzone di Edoardo Bennato “L’isola che non c’è”. I piccoli ballerini ascoltando la canzone sono rimasti affascinati dalle parole e con positività e allegria hanno dato sfogo alla loro fantasia nel ballo.