L’atmosfera è quella da film anni ’90 dal sapore dolceamaro del fine vacanza.
I gazebi ci sono, pioggia e giardino anche, tutto è pronto per mettere in scena il copione. Amicizie che sono nate e che si spera di ritrovare, abbracci, sorrisi e un po’ di nostalgia, ma anche risate ed emozione da debutto.
I ragazzi coinvolti nel progetto P.i.t.e.r., mercoledì 5 agosto hanno presentato le loro creazioni frutto del lavoro realizzato durante i laboratori estivi.
L’evento “uno, nessuno e centomila sé” rientra nella rassegna delle “notti bianche” previste dal progetto.
E’ un viaggio alla scoperta delle diverse identità dell’essere umano. I bambini e ragazzi coinvolti si sono confrontati con una realtà da loro poco conosciuta fatta di persone che per affermare la propria identità e i propri valori hanno preferito celarla e renderla nascosta; altre, invece, hanno deciso di urlarla ad alta voce per prendere parte in un mondo troppo spesso equidistante.
Così con lo Street Art i ragazzi hanno conosciuto da vicino Banksy senza identità o dalle tante identità che fa parlare i muri delle più importanti città del mondo.
Proprio ispirandosi a Banksy i ragazzi hanno realizzato con materiali da riciclo una riproduzione dell’opera della bambina con il palloncino. Le opere sono state presentate ai genitori che hanno assistito all’evento. Il laboratorio di fotografia ci ha fatto fare un salto nel tempo con l’esibizione di fotocamere d’epoca e stampe vintage degli anni ’60. Stefania e Claudia, le operatrici hanno presentato i lavori realizzati con i ragazzi e le foto che i bambini hanno scattato alla scoperta della loro identità di abitanti del quartiere Sanità. Talent Scout e danza ci danno un “assaggio” dalla rivisitazione del musical “c’era una volta scugnizzi” introducendo nuovi elementi e scardinando la dicotomia “bene e male” partendo dai valori personali e dall’identità di ognuno e lasciandosi alle spalle categorie precostituite.
Con Assunta i bambini fanno le valigie e vanno via simbolicamente dall’Italia ripercorrendo le storie di chi ha lasciato l’Italia in cerca di una vita migliore o semplicemente mosso dalla voglia di una vita diversa e nuova.
La serata è stata allietata dal Maestro Riccardo Fiorentino che per l’occasione sveste i panni del maestro di musica per presentare sé stesso come maestro di vita facendo leva sul “buen Vivir” che fa del prendersi cura il leit motiv di un’esistenza sana. Il maestro ci presenta delle attività per garantirci la salute fisica e psichica spaziando dalla musica allo yoga. Il nostro ufficio stampa con i ragazzi del laboratorio di giornalismo è stato pronto ad accoglierlo e ad intervistarlo.
La serata si è conclusa con la “follia” del laboratorio di street food che ci deliziano con l’aperitivo “spongebob” fatto di tartine e cocktail all’ananas. I bambini si dimostrano dei veri Bar Tender e aspettano di incontrarsi ancora per continuare il loro percorso verso la conoscenza del cibo, dei suoi segreti e del piacere del buon gusto.
A Presto!